lunedì 8 novembre 2010

Vieni da me, o pecore smarrite e ribelli. Non temere. La casa del Padre ti attende

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro (Mt 11:28).

Vi sto chiamando con urgenza, o pecore smarrite e ribelli; chiamo voi: prostitute, omosessuali, drogati, alcolizzati, idolatri, adulteri, fornicatori, truffatori, ladri, bugiardi, assassini, malfattori, stregoni, e così via: Se venite a me pentiti con cuori contriti ed umili; vi assicuro che non ricorderò i vostri peccati e offese, e come al figliol prodigo, vi darò la mia benedizione e perdono. Ricordate: maggiore è il peccato, maggiore sarà la misericordia, se vi pentite dal cuore e tornate sulla via della vostra salvezza.

Non temere, o mie pecore smarrite; chi molto ama, molto è perdonato, io sono il Buon Pastore che dà la vita per le sue pecore. Che non fa distinzione di credo, razza o religione. Io sono l'Eterno Pastor. Sono il vostro Gesù di Nazareth, il pastore che mai dorme, sempre in attesa del ritorno delle sue pecore. Se vi immergete nella fonte del perdono e venite vicino a me, come fece Maria Maddalena; se vi pentite come il buon ladrone; vi assicuro che non ricorderò i vostri peccati, per quanto grandi possano essere. Vi chiedo solo di aprire i vostri cuori, affinché la Luce del Mondo, che io sono, illumini le vostre tenebre e vi dia salvezza.

Se dite sì a me, vi darò la vita eterna e sarete anche con me in paradiso. Cosa aspettate per tornare da me? Andate avanti; tornate in voi stessi; perché il giorno declina e la notte viene! Io sono vostro Padre, che si dedica con amore per voi, mie pecore smarrite. Non siate ingrati; venite a me, non temete; la casa del Padre vi attende; io vi aspetto, mie pecore ribelli. La mia misericordia è maggiore della mia giustizia. Vi amo e mi addolora perdervi. Vostro Padre, Gesù di Nazareth, l'Eterno Pastor delle Pecore. Fate conoscere i miei messaggi a tutte le nazioni.